Nel testo, l’autore classe ’94, procede per gradi, accorgendosi – con naturalezza – di svarioni nelle identità, che il ragazzo protagonista e voce del libro, Tommaso Scotti, incontra con esitazioni fatue, epocali e neanche troppo. Ultimo stadio è un brano, voleva essere un pezzo della tradizione Hip Hop, credo. Fa parte della letteratura anni ’90, come Bastogne di Enrico Brizzi, Acid house di Irvine Welsh, Alta fedeltà di Nick Hornby. L’autore di riferimento è senza dubbio Kerouac. Suo è il tono, il ritmo, le intemerate di chi sembra sperso nella sua mappa geografica. Non si parla di calcio, ultras, non di giovani, né si è cattivi: si parla di amore, noia, sesso, della voglia vendetta di chi è nato in un posto a una certa epoca; concetto lontano da quello di classe e generazione. Anche perché «Tommy» una sua generazione nemmeno la possiede, tracotante tra i recinti dei millennial e della GenZ, le quali sembrano non attirarlo nei loro tratti rari, che sopporta e critica con pragmatismo, atteggiamento di chi non vive la periferia come uno zoo da foto.
«Bianca Cremonesi calò sul liceo Dante Alighieri quello stesso mese, preceduta dalla sua leggenda: espulsa da una clinica svizzera, ricoverata per anoressia e alcolismo, volto della campagna D&G Junior, composta in 21st Century Girl al fianco di Toni Servillo, figlia d’una top model svedese e dell’architetto di CityLife. Qualcuno la ricordava dalle elementari, dalle scuole medie. Prima che sparisse. Ettore la definì “più figa del Dante all time” e sostenne di
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