Roberto la mattina esce di casa per andare all’università. Studia Giurisprudenza, ha una buona media, è l’unico della sua famiglia ad aver raggiunto un simile titolo di studio. Mentre suo padre faceva la vendemmia o tirava il latte dalle zinne delle mucche o coglieva i pomodori, lui sottolineava libri su libri. Viveva a Siracusa, non ha mai pensato di andarsene, ma poi il fascino della città l’ha strappato via dall’isola. Ora Roberto vive a Roma, suo padre sapeva che non era portato per la campagna e l’ha lasciato andare. 860 km lontano da casa, nostalgia diabolica solo di notte. Esce di casa ogni mattina alle 7.45. La borsa a tracolla è sempre piena di libri, fogli e scartoffie, gli pesa sulla spalla. Giorgio lavora, fa il magazziniere. Dopo il liceo non aveva più voglia di studiare. Ha provato qualche concorso in forza armata ma non è passato. Si è messo su internet ed ha inviato il curriculum scarno a tutti gli annunci che trovava. Non aveva propositi, idee, scelte preferibili. Semplicemente voleva un lavoro. La famiglia non gli ha mai rimproverato questa scelta. Forse il posto fisso e una divisa sono più ammalianti, ma meglio così ripetono. Roberto quando …