Nella tradizione italiana dei sillabari, Parise, e in parte Savinio con la sua Nuova Enciclopedia, ci avevano mostrato quello che Sinigaglia ha colto in pieno: un sillabario non è un semplice incasellamento in categorie definite (in questo caso le lettere), ma uno spazio di libertà dove comporsi e comporre un ordito a piacimento. Quelli sono stati e sono libri che sistemano, mettono in ordine, vengono incontro allo smarrimento congenito di ogni lettore. Qui il destinatario dei benefici di questa pratica, come apprendiamo sin dall’introduzione, è lo stesso autore. Viene addirittura in mente, leggendo il Sillabario all’incontrario (edito da TerraRossa), che il criterio, portare avanti un’esplorazione à rebours, debba inevitabilmente condurci comunque, imprescindibilmente altrove, e quindi oltre. Oltre è infatti la lettera O scelta da Sinigaglia proprio per marcare una differenza fra un “non qui” e un “più lontano”. Anche Lontano è un’altra delle scelte di questo sillabario diffuso. Il suo titolo alternativo potrebbe essere “Guida ragionata per smarrirsi”. «Ciò che questo libro ha di insolito è il fatto di essere nato da una vera e banale malattia del corpo, che soltanto in un secondo tempo si è trasformata in una malattia dell’anima da curare con la scrittura.» Infatti non scrivere …
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Anche Fifty-Fifty Sant’Aram nel Regno di Marte, il secondo dei due volumi che compongono l’ultima fatica di Ezio Sinigaglia, comincia con il solito gusto un po’ irriverente un po’ scanzonato del narratore Aram, il Narratore di questa storia, meglio noto come Warum perché così lo chiama Fifì, Fifty-Fifty, il principale degli altri personaggi di queste storie. Chi abbia letto Fifty-Fifty. Warum e le avventure Conerotiche è senz’altro abituato a questa voce abitata da giochi linguistici provocanti, espressioni intelligenti e capaci di lasciare la propria collocazione per arrivare in territorio nuovo e creativamente fertile. Basta solo il titolo del primo capitolo e reimmergerci in quel suo mondo: Il lattoniere degli dèi. La storia di Sant’Aram nel Regno di Marte inizia con i soliti amici, un gruppo eterogeneo e ben archetipizzato: ci sono Aram, il fragile ma geniale Stocky e la sua amorfa moglie, i soliti banalissimi Smokecocks, l’intrigante Beauharnais, la pessima Manon. Soprannomi che attingono a diverse realtà, ma tant’è, Warum è un bagaglio di cultura e di ingegno, di ironia e di intenzione. E Fifì, ovviamente, il solito dolcissimo enigma, il bell’oggetto del desiderio di Aram, la perfezione del mai-raggiunto che ha cambiato l’esistenza di Aram addomesticandolo, riuscendo a farlo …
Eclissi è un romanzo poetico, introspettivo, delicato, scritto con un linguaggio attento al paesaggio e all’interiorità dei personaggi, capace di suggestioni più che di dichiarazioni, di sospetti dell’anima e di verità nascoste, cercate attraverso una scrittura lenta e ricca di spunti. Eclissi crea una serrata corrispondenza tra un evento naturale unico e l’epifania del protagonista, Eugenio Akron. Il viaggio dell’anziano architetto si rivela una scoperta quando entra in contatto con la vedova Wilson, un’elegante signora appassionata di fenomeni naturali, vero enzima del romanzo. Ogni viaggio è la risposta a una domanda, ma che succede se non si conosce la domanda? Che succede, se la risposta deve prodursi attraverso la formulazione della stessa? C’è bisogno di un fattore esterno. Mrs. Wilson contribuisce alla formazione della verità, alla composizione del quesito, rivelazione che avviene attraverso la lingua, ed è proprio il punto di forza principale del libro, più ancora del senso di perdita, della forte nostalgia e del compimento di una parabola. Sinigaglia aggiunge la forza di un elemento prettamente linguistico. Non gli basta la riflessione poetica che intreccia presente e memoria, ambiente e discorso. Sa rendere più incisivo il testo attraverso un plurilinguismo ritagliato sui personaggi. Triestino, Akron pensa in dialetto, …